Le scienze che studiano nel dettaglio le protesi sono sia l'ingegneria biomedica sia l'ortopedia. Negli ultimi tempi si è assistito in oltre alla comparsa di nuove figure in questo campo: alcuni progettisti e designer hanno aperto nuove strade all'interno del mondo delle protesi.
In campo tecnologico si stanno seguendo due vie principali: la robotica e la ricerca di nuovi materiali/tecnologie.
La robotica.
Una ricerca di Michael Windrich, Martin Grimmer, Oliver Christ, Stephan Rinderknecht e Philipp Beckerle per conto del sito https://www.biomedcentral.com/ ha evidenziato l'esistenza di un totale di 21 diverse protesi attive, tra cui 8 da sopra al ginocchi, 9 sotto al ginocchio e 4 per l'intera gamba.
Le protesi attive soo collegate attraverso speciali recettori direttamente ai nervi dei pazienti e sono perciò controllabile quasi come fossero arti nativi dell'uomo. Ovviamente ci sono molti fattori che vanno ad incidere ull'utilizzo e la diffusione di queste protesi; primo tra tutti è il costo estremamente alto per via delle componenti high-tech che devono essere utilizzate. Per quanto riguarda la meccanica la realizzazione di pezzi con la capacità di generare forze di torsione elevate ad alta efficenza ma di dimensioni e peso estremamente ridotte è assai problematica. In ultimo le protesi automatiche hanno necessità di essere costantemente alimentate da batterie elettriche con tutte le problematiche che ne derivano.
Nuovi materiali/tecnologie
La diffusione sempre maggiore di nuove tecnologie come la stampa 3D sta permettendo la nascita di proposte inovative che possono abbassare drasticamente il costo, a volte pribitivo, delle protesi.
Il designer William Root ad esempio progetta e stampa gambe artificiali utilizzando scanner e stampanti 3D.
Per prima cosa scansiona se possibile l'arto del paziente prima dell'amputazione, dopo di che crea un modello virtuale del moncone su cui andrà a posizionarsi la protesi ed infine stampa a bassissimo costo la protesi che sarà perfettamente aderente al paziente.
mercoledì 27 dicembre 2017
giovedì 14 dicembre 2017
Abbecedario illustrato per le gambe artificiali (ATTENZIONE IMMAGINI FORTI)
martedì 5 dicembre 2017
I brevetti delle Gambe artificiali
brevetto 18021 J.Potts |
La guerra di seccessione negli Stati Uniti del 1865 diede uno scossone al mondo delle protesi. Cominciò ad essere sempre più utilizzata la gomma per formare le protesi con benefici di varia natura.
Lo spaventoso quantitativo di feriti causati dalla guerra portò di conseguenza a nuovi brevetti per protesi sempre più funzionali.
brevetto 951389 J.E.Hanger |
James Edward Hanger, un soldato confederato che perse una gamba per via di una cannonata progettò e brevetto con la licenza U.S. Patent No. 951989, intitolata "arto artificiale" per un piede montato su sospensioni idrauliche.
Ad ogni ogni singolo modello di protesi è coperto da un differente brevetto, così come ogni tipo di giuntura, snodo o applicazione ingegneristica innovativa.
Esistono però anche licenze open source che permettono a molti di ottenere protesi a prezzi decisamente ridotti rispetto al costo di una protesi industriale.
Tutti questi "brevetti" open source vengono raccolti su questo portale.
I modelli (reali, virtuali, culturali, sociali, fantastici) delle gambe artificiali
Esistono infiniti modelli di protesi per gli arti inferiori, da quelli già esplorati nei post precedenti ai modelli immaginifici sparsi nel web. Ecco una breve descrizione di alcuni di essi.
Modello Reale
Protesi realmente esistente, in questo caso si tratta di una protesi che parte da sopra il ginocchio e si articoladue volte in ginocchio e caviglia. Permette una buona mobilità grazie anche a materialicome la fibra di carbonio. Non è per tutte le tasche.
Modello Virtuale
Le protesi virtuali sono molto spesso dei modelli virtuali in 3D che permettono di prototipare la protesi con un minimo dispendio di energia e, nel caso delle protesi attive, permettono di simularne anche il movimento autonomo.
Modello culturale
Probabilmente per via delle fiabe e dei racconti dll'infanzia, è rimasta come eredità culturale il concetto della "gamba di legno" a cui tutti pensano non appena si parla di protesi per gli arti inferiori.
Modello sociale
A livello sociale accade un fatto particolare: a seconda della visibilità o meno della protesi si ha la tendenza a classificare il portatore come "normale" o "disabile". Questa mancanza di consuetudine con gli amputati genera spesso e volentieri situazioni imbarazzanti, spesso risolte in modo umoristico dagli stessi menomati.
Modello fantastico
Il modello fantastico si discosta nettamente dalle problematiche sanitarie per atterrare direttamente sugli esoscheletri in grado di amplificare la forza e l'agilità umana permettendo addirittura, in alcuni fumetti, il volo grazie a razzi sotto ai piedi.
Modello Reale
Protesi realmente esistente, in questo caso si tratta di una protesi che parte da sopra il ginocchio e si articoladue volte in ginocchio e caviglia. Permette una buona mobilità grazie anche a materialicome la fibra di carbonio. Non è per tutte le tasche.
Modello Virtuale
Le protesi virtuali sono molto spesso dei modelli virtuali in 3D che permettono di prototipare la protesi con un minimo dispendio di energia e, nel caso delle protesi attive, permettono di simularne anche il movimento autonomo.
Modello culturale
Probabilmente per via delle fiabe e dei racconti dll'infanzia, è rimasta come eredità culturale il concetto della "gamba di legno" a cui tutti pensano non appena si parla di protesi per gli arti inferiori.
Modello sociale
A livello sociale accade un fatto particolare: a seconda della visibilità o meno della protesi si ha la tendenza a classificare il portatore come "normale" o "disabile". Questa mancanza di consuetudine con gli amputati genera spesso e volentieri situazioni imbarazzanti, spesso risolte in modo umoristico dagli stessi menomati.
Modello fantastico
Il modello fantastico si discosta nettamente dalle problematiche sanitarie per atterrare direttamente sugli esoscheletri in grado di amplificare la forza e l'agilità umana permettendo addirittura, in alcuni fumetti, il volo grazie a razzi sotto ai piedi.
lunedì 4 dicembre 2017
Gli utilizzatori delle Gambe artificiali
Le gambe artificiali possono esere considerate democratiche: vengono utilizzate in ugual modo da ricchi, poveri, uomini, donne, anziani, adulti e bambini senza distinzione di razza alcuna.
Ovviamente a seconda della ricchezza cambia la qualità delle protesi.
La mancanza di una gamba o parte di essa può creare dei seri disagi sia motori sia mentali, esistono infati molti gruppi di aiuto per aiutare chi ha dovuto subire un amputazione. A livello sociale spesso l'insicurezza e la mancanza della fluidità precedente possono demoralizzare un paziente fino a portarlo alla depressione.
Ovviamente a seconda della ricchezza cambia la qualità delle protesi.
La mancanza di una gamba o parte di essa può creare dei seri disagi sia motori sia mentali, esistono infati molti gruppi di aiuto per aiutare chi ha dovuto subire un amputazione. A livello sociale spesso l'insicurezza e la mancanza della fluidità precedente possono demoralizzare un paziente fino a portarlo alla depressione.
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Sintesi finale
La partenza di questa panoramica sulle Gambe artificiali è stata una definizione, in più lingue , delle protesi per gli arti inferiori andan...
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Le componenti delle Gambe artificiali sono principalmente quattro: _Guaina , struttura all'interno del quale si inserisce la porzione d...
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Purtroppo non è possibile ascrivere la presenza di protesi per le gambe inferiori ad un singolo luogo. Statisticamente è però più facile ave...
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Narrare, descrivere e spiegare un arto artificiale comprende molto più del solo spiegarne i componenti ed il funzionamento: la narrazione di...