È un gatto antropomorfo acerrimo nemico di Topolino.
La genesi di questo personaggio è molto complessa e precede di alcuni anni quella di Topolino. Pietro esordisce in un cortometraggio nel 1925 con il nome di Bootleg Pete. Il personaggio cambia nome nei successivi cortometraggi venendo chiamato Peg Lec Pete in Sagebrush Sadie (1928) e Putrid Pete in Hungry Hoboes (1928).
La prima apparizione sulla carta stampata di Pietro Gambadilegno avviene il 1 aprile 1930 nella storia a strisce Topolino nella valle infernale curata dallo stesso Walt Disney e da Floyd Gottfredson.
All'anagrafe Percy P. Percival, detto Black Pete, è nato a Pittsburgh (almeno secondo Carl Barks)
Il nome italiano è la traduzione letterale del suo primo nome inglese: PegLeg Pet, assegnatogli perché inizialmente veniva realizzato con una protesi di legno a sostituire una gamba, uniformandosi all'idea dell'immaginario collettivo del "pirata con la gamba di legno".
In seguito questo particolare venne cambiato per non urtare la sensibilità dei più piccoli ed evitare di invertire le due gambe tra loro, commettendo maldestri errori di disegno.
Questo cambiamento avviene nella storia Gottfredson Topolino Boscaiolo, del 1941, in cui Pietro spiega di aver sostituito la gamba di legno con una più comoda protesi permamenente a forma di piede.
Il motivo per cui Gambadilegno in passato perse una gamba è spiegato nell'editoriale introduttivo alla storia Topolino e i pirati del 1936.
Viene infatti spiegato che ha una protesi alla gamba sinistra perché, durante una delle sua avventure, cadde prigioniero dei cannibali. Questi cominciarono subito a mangiarlo, ma egli era così cattivo che, dopo aver assaggiato solo una gamba, tutti i cannibali morirono avvelenati. Così lui riuscì a salvarsi saltellando sull'unica gamba rimastagli e in seguito fu costretto a servirsi di una protesi di legno.
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